Study and Inspiration
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Realizzazione di nuove gateroom schengen presso l’aeroporto 'G. Marconi' di Bologna

Committente:
Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.a.
Periodo:
2018 - 2019
Servizi svolti:
Studio di fattiblità
Consulente:
Architecna Engineering srl
Luogo:
Bologna, Italia
Importo opere:
  • € Hp1 560.047,67
  • € Hp2 632.728,05
  • € Hp3 635.067,78

Lo studio di fattibilità richiesto dalla Committenza, ha comportato tre diverse ipotesi progettuali, suddivise in due scenari, il primo rispetto alla configurazione attuale del terminal (scenario 1) e l’altro rispetto alla configurazione futura (scenario 2). Le modalità di raggiungimento degli obiettivi richiesti dalla Committenza, sono riconducibili a:
realizzazione di nuovi gate d’imbarco, massimizzandone la capacità e incrementando la attuale capacità del terminal per imbarchi destinati a voli Schengen;
inserimento della nuova struttura nel contesto esistente in maniera armoniosa, studiandone l’interfaccia con il resto del terminal;
riprotezione ed incremento delle superfici ad oggi dedicate alle attività operative;
ottimizzazione e razionalizzazione della viabilità afferente l’area oggetto di intervento, sia nei confronti del layout attuale, sia nei riguardi del layout relativo allo sviluppo futuro dell’ampliamento dell’aerostazione;
salvaguardia delle aree di sviluppo futuro dedicate all’ampliamento del BHS.
L’ampliamento si va ad inserire in un’area, lato airside, attualmente occupata da un fabbricato monopiano in carpenteria metallica, in previsione di essere abbattuto per la realizzazione della nuova struttura. Le aree operative da riproteggere ed incrementare sono le seguenti:
area destinata allo stoccaggio dei carrelli e di unit load devices (di seguito uld) vuoti;
area destinata allo stoccaggio di uld carichi;
controlli di sicurezza dei bagagli destinati a voli sensibili.

Le tre ipotesi

Nella prima ipotesi è stato elaborato un layout compatto in cui il primo piano, ospitante la nuova gateroom per voli in area Schengen, prevede una riconfigurazione dei 4 gate esistenti (dal gate n.1 al gate n.4), lo spostamento verso nord del gate n.5 e la realizzazione di 2 nuovi gate d'imbarco, per un totale di +2 nuovi gate rispetto alla capacità esistente. In questa ipotesi ciascun gate è servito da un corpo scala dedicato e da stalli privi di attraversamenti pedonali (“contact”). L'ipotesi prevede al piano terra una superficie dedicata allo stoccaggio degli uld pari a 1.000 mq, incremento minimo rispetto a quanto oggi dedicato. La seconda ipotesi mostra un layout in cui al primo piano la sala imbarchi viene ampliata verso ovest, consentendo la riconfigurazione di 3 gate e prevedendo la realizzazione di una passerella di collegamento ad un edificio satellite, che ospita 4 gate, per un totale complessivo di +3 nuovi gate addizionali rispetto alla attuale capacità. In riferimento ai corpi scala, rispetto ai tre nuovi gate, due di questi hanno possibile utilizzo in contemporanea, in quanto a ciascuno è collegato un corpo scala, mentre un gate è da utilizzarsi in maniera alternata fino a che non verrà realizzato l'ampliamento dell'Aerostazione, con un layout airside che consentirà la costruzione di un blocco scala dedicato. Al piano terra si trovano sei uscite che servono stalli dei mezzi COBUS privi di attraversamenti pedonali (anche questi di tipo “contact”). A piano terra la superficie dedicata allo stoccaggio uld è circa 1.290 m2 e la viabilità consente di ottimizzare gli spazi del piano terra, andando a sfruttare anche la superficie sotto la passerella. La terza ipotesi mostra un layout analogo all'ipotesi n.2, ma presenta un aumento di superficie disponibile al primo piano, in quanto il collegamento tra l'ampliamento del terminal ed il satellite avviene attraverso un tunnel. Le opzioni 2 e 3 nello spazio a disposizione soddisfano al meglio i requisiti e le aspettative operative.